News

ESTRATTO IN ANTEPRIMA di Thunder. La potenza dell’amore di Paola Chiozza

ESTRATTO IN ANTEPRIMA di Thunder. La potenza dell’amore di Paola Chiozza
Prossimamente in libreria

ESTRATTO IN ANTEPRIMA di Thunder. La potenza dell’amore di Paola Chiozza

AMBROSE

Arrivo alla suite 735 come un carro armato, prendo a pugni la porta e quasi la sfondo.
«Avanti, è aperto.»
La spalanco e Vanessa è lì, seduta sullo scrittoio di mogano al centro del salotto, con quello sguardo compiaciuto e glaciale di chi sa di tenere le redini del carrozzone.
Ma non è tutto.
Ha i capelli sciolti lungo le spalle, un plico di fogli tra le mani, le gambe accavallate che si intravedono dalla gonna arricciata del tailleur, un paio di décolleté vertiginose con la suola rossa e uno strano scintillio negli occhi.
Senza mostrarsi sorpresa, volta le cartacce che ha tra le mani e sogghigna. «Come va lo stomaco? Ti sei accorto di avere grossi problemi alla curva diciassette?»
Sbatto la porta dietro di me e la raggiungo. «Cosa credi di fare? Mettermi in difficoltà?»
«Ci riesci da solo, con tutti quei track limits.»
«Mi hai davvero regalato delle pastiglie antiacido?»
La cosa ha del ridicolo. Fatico ancora a crederci. È assurdo, infantile, stupido. E in qualche modo è eccitante. Sollevo l’angolo della bocca, devo violentarmi per trattenere una risata di pancia.
Mi avvicino a Vanessa, che fa dondolare una delle décolleté e finge (perché finge, Dio, la conosco) di studiare i documenti della FIA.
«Vanessa, guardami.»
«Puoi parlarmi anche stando a due metri di distanza.»
Me ne sbatto. «Abbiamo ripreso con le cartoline?»
«Hai cominciato tu, a Melbourne. Adesso siamo pari, zero a zero, possiamo interrompere. E davvero, non serviva che venissi a ringraziarmi di persona per gli integratori.»
Meraviglioso. A ogni mia azione corrisponde una reazione tripla di Vanessa. Di questo passo finiremo per azzannarci alla giugulare entro la fine del mondiale.
«Sei felice che mi abbiano cancellato il tempo?»
Lei alza gli occhi nei miei. «Onesta? Sì.»
«Non sei per niente sportiva.»
«Hai la camicia abbottonata storta.»
È aggressiva e sarcastica, come se ci fosse qualcosa di irrisolto tra noi. Voglio dire, qualcosa di nuovo oltre alle vecchie questioni. Un’altra voce alla lista infinita di motivi per cui odiarci.
So che quella specie di appuntamento alla Contea è andato da schifo, che il mio sforzo di essere gentile è stato inutile, ma è come se la situazione fosse diventata insostenibile dall’Australia.
Volevo solo evitare una penalità a Shangai, e invece mi ritrovo a un passo dalla donna che vuole vedermi morto e si diverte a prendermi per il culo.
Idiota io, quando ho deciso di ascoltare i consigli di mio fratello.
«Da secondo a quarto, ci metterò solo una decina di giri a rimontare.»
«Se lo dici tu.»
«Lo dicono le mie vittorie con la Meadows Racing contro quelle di Santacruz con la Quantuum.»
Lei abbandona i fogli sulla scrivania. Dalla camicetta aperta si intravede il taglio del seno. «Devi lavorare sull’umiltà.»
Sono a mezzo centimetro da Vanessa. Dalle sue gambe accavallate, dal suo sguardo tagliente, dalla frangetta che le dondola sulla fronte.
Vorrei tanto dire che tutto questo mi lascia indifferente.
«Stai invadendo il mio spazio personale. Un passo indietro, grazie» continua.
«Lo dici come se non fossimo mai stati più vicini di così.»
Finalmente sul suo viso passa un’ombra di fragilità. Un punto per me, non sarò io a dover proteggere le mucose del mio stomaco stasera.
Vanessa si ricompone subito. È brava a dissimulare.
«Puzzi di sesso scadente. Chi è la sfortunata?»
«Yui Lee, e non la definirei sfortunata.»
«Hai fatto il compitino e poi l’hai lasciata sola per litigare con me?»
«Io non faccio compitini. Mi impegno e passo l’esame a pieni voti.»
Lei solleva un sopracciglio. «È un peccato che tu non possa guidare con l’uccello. Stando a quanto te la credi, saresti sempre in pole position.»
«Critichi le mie prestazioni?» la pungolo.
«I risultati in pista sono un dato di fatto. Sul resto posso informarmi. Ti scopi qualsiasi cosa respiri, non sarà difficile trovare un campione di donne disposte a commentare i tuoi esami passati a pieni voti.»
Virgoletta le ultime parole con le dita.
E io calo l’asso.
«Stai flirtando con me, Vanessa?»
Lei aggrotta le sopracciglia, mi guarda di sottecchi, il mio ennesimo tentativo di disorientarla mi rimbalza addosso.
«Se stessi davvero flirtando con te non avresti bisogno di chiedermelo, Ambrose.»
Mi ha colpito e affondato.
Un’altra cazzo di volta!

 

Thunder. La potenza dell’amore di Paola Chiozza prossimamente in libreria!

scrollup
getMenu(); if ($menu->getActive() == $menu->getDefault()) { .rt-breadcrumb-wrapper { height: 0px; display: none; } } ?>